Cosa chiediamo alla struttura che ci accoglie quando andiamo dal dentista? Diciamoci la verità, quando ci sediamo su quella poltrona, giriamo gli occhi intorno, cerchiamo un sorriso, un gesto rassicurante; prima di farci mettere uno strumento in bocca, ci chiediamo, sarà pulito, sterilizzato? Si, oltre alla paura, temiamo la trasmissione di infezioni, che è ad alto rischio nello studio odontoiatrico. Ci chiediamo se la mano che impugna lo strumento, avrà una considerazione sufficiente sul nostro dolore. Il trapano ci terrorizza, il dolore improvviso, acuto, tenebrante, ci spinge a chiudere la bocca, ogni volta che possiamo, a chiedere di sciacquare la bocca, per prendere tempo. Alla situazione psicologica si aggiunge la preoccupazione per l'onorario. Che dire poi quando arriva la sentenza: il dente è da levare! Ma è sicuro, non si potrebbe conservarlo ancora, in fin dei conti non mi fa poi tanto male. L'aspetto psicologico! Quanto è importante dal dentista, quanto è spesso trascurato. “Apra la bocca e stia fermo.” Quanto odiamo questo dentista! Vogliamo parlare del trapano? Strumento terribile, che appena tocca il dente, ci trasmette ataviche paure, il terrore che venga toccato il nervo, che vengano danneggiati i tessuti vicini. Il biglietto da visita reale del nostro dentista è l'anestesia. Il terrore dell'ago si mischia alla sensazione di esclusione della parte dove è stato infisso, che bella sensazione sentire che il dente non ci appartiene! Sente formicolare...stia tranquillo...quanto sarebbe importante sapere qualcosa di più sull'anestesia! Il dentista deve essere preparato per la sua professione, ma anche il paziente deve essere preparato ad essere...paziente!

 

Questi sono fattori condizionanti:

-discutere con il paziente la diagnosi

-trovare il modulo terapeutico idoneo

-valutare con delicatezza il rapporto economico

-soddisfare le aspettative del paziente

 

Questi sono fattori determinanti nel rapporto dentista-paziente:

-esperienza professionale

-dimensione umana

-organizzazione del lavoro